Lupi: ‘per gli interventi edilizi in casa basterà una comunicazione’
- stvstudio
- 1 set 2014
- Tempo di lettura: 2 min
Così il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha sintetizzato una delle norme di semplificazione edilizia contenuta nel decreto Sblocca-Italia (BOZZA PROVVISORIA) approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri. Si tratta - ha detto Lupi - della “norma più importante per le famiglie”, che si applicherà ad interventi che non modificano la volumetria dell’immobile. “Il cittadino - spiega meglio un comunicato del Ministero - diventa padrone in casa propria e può fare liberamente lavori (abbattere tramezzi, creare nuove stanze...) che non cambino la volumetria, basta una semplice comunicazione al Comune”. Ad oggi, secondo il Testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001), gli ‘interventi di manutenzione straordinaria’ sono ‘le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso’. Con le modifiche volute dal Ministro Lupi, a questi lavori si aggiungerebbero ‘gli interventi consistenti nelfrazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione delle opere anche se comportano la variazione del carico urbanistico purché si mantenga l’originaria destinazione d’ uso’. Gli interventi di manutenzione straordinaria consistenti nel frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari verrebbero esonerati dal contributo di costruzione. Sono aggiunti all’elenco delle attività edilizia libera, gli interventi di manutenzione straordinaria realizzati medianteopere interne alle costruzioni, che non comportino aumento di unità immobiliari nè modifica di destinazione d’uso implicante aumento del carico urbanistico. Secondo il decreto, le varianti a permessi di costruireche non configurano una variazione essenziale - a condizione che siano conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e siano attuate dopo l’acquisizione degli eventuali atti di assenso prescritti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico e dalle altre normative di settore - sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività e comunicate a fine lavori con attestazione del professionista. Ad ogni modo, per avere la certezza di quali siano gliinterventi ‘liberalizzati’, attendiamo il testo definitivo del decreto.
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